Recensione di GoDaddy Hosting 2025: l’opinione onesta di uno sviluppatore

Hosting dalla compagnia di domini più famosa del mondo

Se avete usato internet per un po’ di tempo, probabilmente avete sentito parlare di GoDaddy. È il marchio più riconosciuto nella registrazione dei nomi di dominio. Ma ora, GoDaddy non è solo un registratore di domini – vuole essere il vostro fornitore di tutto ciò che riguarda il sito web.

Quali sono le opzioni di hosting? Hosting regolare condiviso, hosting per rivenditori, piani specifici per WordPress, hosting VPS e server dedicati.

Con oltre 20 anni di esperienza nell’offerta di servizi web, ci si aspetta che GoDaddy sappia come fornire un servizio di alta qualità. Ma volevo vedere se questo fosse vero, così ho sottoposto GoDaddy a un test di prova- due volte – per diversi mesi per scoprire quanto bene potesse funzionare. L’ho fatto come parte del progetto di confronto del web hosting di Website Planet, dove abbiamo testato tutti i grandi nomi del web hosting.

Se non vuoi pagare per l’hosting WordPress di GoDaddy e stai cercando una soluzione di hosting davvero economica ma affidabile, scopri le ultime offerte di Hostinger: è il provider che ha ottenuto i migliori punteggi sulle prestazioni durante i nostri test, e i suoi prezzi sono praticamente imbattibili.

GoDaddy promette molto, ma potrebbe fare di meglio

Diciamolo chiaramente, l’interesse principale di GoDaddy è vendere domini. Non è il più economico del settore – Hostinger offre piani leggermente più economici in generale. Tuttavia, GoDaddy si concentra soprattutto su questo aspetto, mentre servizi come l’hosting web a volte sembrano più un ripiego.

Nella mia esperienza, i piani di hosting WordPress includono molte più funzionalità rispetto ai piani di hosting condiviso, quindi ho testato entrambi per fare un confronto. GoDaddy esegue tutto il suo hosting condiviso su vecchi server Apache, quindi la velocità non deve essere la priorità di chi utilizza questa caratteristica. Tuttavia, propone l’archiviazione SSD con i piani WordPress, il che è un vantaggio.

Quando si tratta di funzionalità, la maggior parte di ciò che offre GoDaddy è abbastanza standard per i fornitori di hosting. Nonostante ciò, ho analizzato le sue caratteristiche per darti un’idea di quanto poco GoDaddy effettivamente offra in termini di “funzionalità.”

Certificati SSL gratuiti inclusi

Chiariamo una cosa: l’SSL non è un extra o qualcosa di “carino da avere”. È una cosa di cui hai bisogno. Specificamente, è la tecnologia che cripta tutti i dati tra il tuo sito e i tuoi utenti, proteggendo entrambi. Anche i motori di ricerca preferiscono siti sicuri, per inciso.

GoDaddy in passato non offriva certificati SSL gratuiti sui suoi piani di hosting condiviso standard. Fortunatamente, non è più così, dato che ora ottieni un SSL gratuito per 1 anno sul piano di hosting condiviso più economico (tutti gli altri piani offrono SSL illimitati).

GoDaddy offre anche certificati SSL gratuiti sui suoi piani WordPress. Tutti. Per la durata del piano di hosting, non solo per il primo anno come fanno alcuni provider. È stato un sollievo vedere che GoDaddy ora offre certificati SSL gratuiti su tutti i tipi di hosting. È un passo nella giusta direzione.

Backup inclusi su piani condivisi e WordPress

Un altro cambiamento apprezzabile è che i piani di hosting condiviso di GoDaddy ora includono backup automatici giornalieri (in precedenza era disponibile solo con alcuni piani WordPress). Puoi programmarli, farli su richiesta e scaricare e/o ripristinare il tuo sito web da un backup con un paio di clic. L’unico inconveniente è che il piano WordPress Managed Basic ti limita a backup settimanali.

Scansione malware automatica

Anche il piano di hosting WordPress più economico di GoDaddy include la scansione malware automatica gratuita. Se scegli il piano Ultimate o superiore (ovviamente più costoso), ottieni rimozione illimitata di malware e riparazione di hack, oltre a una semplice scansione malware. Questo è un altro extra che devi pagare a parte con l’hosting condiviso standard di GoDaddy (e l’hosting WordPress non è poi così tanto più costoso).

Altri strumenti gratuiti

In primo luogo, ci sono gli strumenti SEO e di staging. Ok, devi scegliere il piano Deluxe o superiore per ottenere gli strumenti SEO e l’area di staging con un clic (per testare le modifiche al tuo sito senza influenzare il sito live), ma la differenza di prezzo non è enorme.

In secondo luogo, se scegli il piano E-commerce, che preinstalla WooCommerce come parte della tua installazione WordPress, ottieni accesso alle estensioni premium di WooCommerce. Queste possono aiutarti a rendere il tuo negozio online più redditizio (oltre a farti risparmiare sui costi delle estensioni stesse).

GoDaddy incorpora anche la propria piattaforma di pagamento WooCommerce personalizzata (GoDaddy Payments), che viene attivata automaticamente quando installi WordPress. È disponibile solo per negozi negli Stati Uniti e in Canada, ma è inclusa con tutti i piani di hosting, anche il più basilare piano di hosting condiviso. Il plugin Poynt ti permette di accettare le principali carte di credito e debito, e di ricevere i fondi il giorno lavorativo successivo!

L’hosting condiviso non è facile da usare, ma l’hosting WordPress è abbastanza semplice.

La homepage di GoDaddy può essere ingannevole. È ben progettata, il logo è moderno, e si potrebbe pensare che questo sia un servizio moderno e ben pensato. Non lo è.

Creare un nuovo account con GoDaddy

Davvero difficile. Ci ho provato, ho parlato con il supporto clienti, ho fatto uno sforzo, ma ho finito per passare al default di “Web Hosting” semplicemente perché non riuscivo a capire perché avrei scelto un altro tipo di hosting.

C’è il “Business hosting”, che si suppone sia più potente, ma non ci sono dati che lo confermino. C’è l’hosting WordPress, ma anche l’hosting condiviso di base supporta WordPress. Molto più fastidioso è il fatto che i piani speciali di hosting WordPress sono disponibili con meno risorse.

Collegare un dominio e installare WordPress

Comunque, come ho detto in precedenza, ho optato per il piano di web hosting di base, e l’iscrizione è stata generalmente facile. Mi è stato subito dato gli A records (non i nameserver) per collegare il mio dominio. All’epoca ho fatto uno screenshot, ma ho pensato che non avrebbe avuto importanza perché mi sarei procurato quelle informazioni solo più tardi.

Per il contesto, i “nameserver” sono il modo più semplice per collegare un nome a dominio.

Tuttavia, collegare il dominio senza il mio screenshot sarebbe stato un compito ridicolmente difficile, dato che non riuscivo a trovare quegli A record da nessuna parte. L’area principale del conto non ha quasi nessuna informazione in generale, e la maggior parte delle schede sono piene di servizi che sono disponibili per l’acquisto – quelli che in realtà non sono inclusi nel tuo piano.

Torniamo alla connessione al dominio. Non c’erano informazioni da trovare e il supporto non ha potuto aiutarmi. Mi hanno dato i nameserver sbagliati e il dominio non si è connesso. Ho finito per usare il mio screenshot, e sono riuscito a connettere il mio dominio da solo, ma è stata una seccatura inutile. Se non hai esperienza con il web hosting, non vuoi assolutamente avere a che fare con questo genere di cose.

Ovviamente, se opti per l’acquisto di un dominio insieme al tuo hosting (o scegli un piano che ne include uno gratuito), il dominio sarà già configurato e dovrai solo collegarlo al tuo spazio di hosting dal pannello di controllo dell’account. Questo, almeno, è abbastanza semplice. Anche se acquisti il dominio successivamente da GoDaddy, collegarlo è facile. Questo mi fa pensare che GoDaddy stia cercando di spingerti ad acquistare direttamente da lui il tuo nuovo dominio. Comunque, è quello che ho fatto la seconda volta ed è stato semplice.

GoDaddy potrebbe prendere i tuoi soldi, poi decidere che sei un truffatore

Tre settimane dopo, GoDaddy ha improvvisamente deciso che ero sospettoso e mi ha chiesto di verificare le mie informazioni. Il sistema mi aveva segnalato come utente fraudolento.

Anche altri host lo fanno, ma succede subito dopo l’iscrizione. Il tuo account non viene attivato finché non fornisci il tuo ID. GoDaddy si è improvvisamente ricordato di farlo tre settimane dopo la mia iscrizione, quando non stavo più controllando attivamente il mio pannello di controllo – così non ho visto l’avviso.

E poi hanno cancellato il mio account.

Ho perso tutto quello che avevo già impostato e ho dovuto iscrivermi di nuovo, partendo completamente da zero.

A mio parere, questo è un servizio incredibilmente pessimo. Ho perso tempo, ho perso il mio lavoro e se non avessi pensato di fare un mio screenshot, non sarei mai stato in grado di collegare il mio nome di dominio al mio account di hosting.

È andata meglio con il piano di hosting WordPress

Installare WordPress, almeno, è stato facile, e con il piano di hosting WordPress è stato incredibilmente semplice. Così semplice che sembrava quasi troppo bello per essere vero! Un’installazione guidata ti accompagna in tutto il processo, inclusa la scelta di un tema, rendendolo al 100% adatto ai principianti. Ci vogliono circa cinque minuti dall’inizio alla fine, e se non hai ancora un dominio, WordPress sarà installato su un dominio temporaneo, così potrai iniziare subito.

La storia di due piani di hosting molto diversi tra loro”

Per ogni host che analizzo, ho creato un sito web di prova con tutti i soliti campanelli e fischietti di WordPress. Voglio che sia il più vicino possibile ad un sito web mediocre e funzionante. Inoltre chiedo sempre al supporto tecnico se può consigliare (o eseguire) qualsiasi ottimizzazione del sito web che possa aiutare a velocizzare le cose, per dare all’host ogni possibilità di fare una buona prima impressione. Ho fatto questo test due volte, una volta per il piano di hosting condiviso standard e un’altra per il piano di hosting WordPress. Guardando i risultati, sembrava di aver testato due provider completamente diversi!

Le prestazioni dell’hosting condiviso standard non mi hanno impressionato!

L’agente di supporto di GoDaddy mi ha consigliato di installare il plugin WP Smush, che comprime le immagini in WordPress senza sacrificare molto la qualità. Era un suggerimento decente, ma era anche l’unico suggerimento.

Ugh. Velocità terribili. Davvero.

L’hosting WordPress di GoDaddy è più veloce… ma meno affidabile!

Avevo grandi speranze per le prestazioni dell’hosting WordPress di GoDaddy. Voglio dire, usa SSD, tanto per cominciare, ed è teoricamente ottimizzato per WordPress. Ho fatto molti test, e i risultati sono stati piuttosto incoerenti.

Sto entrando ora nel resto dei dettagli tecnici, ma se avete poco tempo, potete passare alla sezione Supporto ora. Lasciate che vi avverta: la mia esperienza con il supporto di GoDaddy è stata peggiore.

Ci sono tre centri dati tra cui scegliere, ma GoDaddy è così riservato sulle loro posizioni che non si ha nemmeno idea di dove dovrebbe funzionare bene. Ti viene solo data la possibilità di scegliere tra “Nord America”, “Europa” e “Asia”. La maggior parte degli altri host fanno di tutto per spiegare le esatte posizioni geografiche dei loro centri dati, completi di immagini e dettagli.

Per quanto riguarda I test, GTmetrix è il mio tool preferito per misurare i tempi di carico di pagine complete. Poi, Sucuri mi fornisce i tempi medi di caricamento globale da tutto il mondo, e UptimeRobot controlla per assicurarsi che il mio sito rimanga in piedi.

Buon robot.

GTmetrix

Hosting condiviso standard

Il più veloce tempo di caricamento completo della pagina di 2,2 secondi è ben oltre il massimo consigliato di 2s. Tenete presente che la media era di 2,94s, e il più lento era di 5s.

La velocità più veloce di GoDaddy è la velocità più lenta della maggior parte dwgli host, e la velocità più lenta è così bassa da indurre molti visitatori ad abbandonare il vostro sito. La media, in realtà, è anche piuttosto orribile, dato che due terzi dei vostri visitatori molto probabilmente rimbalzeranno immediatamente su Google.

La cosa più sorprendente è che un operatore di GoDaddy mi ha detto che 2,2 secondi è davvero la velocità massima che il servizio è in grado di offrire. Ho trovato questa confessione involontariamente esilarante.

Hosting WordPress di GoDaddy

La velocità di caricamento completa più veloce di 1,1 secondi è accettabile, ma sfortunatamente non è durata molto. L’enorme variazione nelle velocità di caricamento delle pagine per il mio sito di test mi ha davvero infastidito. Certo, la media è rimasta sotto la soglia magica dei 2 secondi, ma 3,2 secondi faranno tornare gli utenti su Google, proprio come con l’hosting condiviso standard. Mi aspettavo decisamente di meglio!

Sucuri

Hosting condiviso standard

Quando il tempo medio di caricamento globale più veloce (3,833 secondi) è quasi altrettanto lento del tempo di caricamento più lento (4,504s), è solo una cattiva prestazione, non importa dove ci si trovi nel mondo. Voglio dire, la media media di 4,160s è un po’ più del doppio del tempo di caricamento raccomandato delle pagine.

Questi risultati sono solo brutti, e sono alcuni dei migliori:

Hosting WordPress di GoDaddy

Poiché ho scelto il server europeo per il mio sito di test, non sorprende che la velocità di caricamento della pagina per l’Europa sia piuttosto impressionante. Persino la media globale della velocità di caricamento supera di poco 1 secondo. Questo mi ha dato un po’ di speranza… anche se non ho idea del motivo per cui ci siano voluti più di 4 secondi per caricare da Los Angeles, negli Stati Uniti!

UptimeRobot

Hosting condiviso standard

Uptime ha raggiunto il 99,974% in quattro mesi. Non è male, ma ci sono stati costanti cali di disponibilità, circa 3-4 minuti ogni volta, ogni settimana o due. Questo è un brutto segno, dato che la maggior parte degli altri provider testati ha registrato al massimo 3-4 periodi di indisponibilità durante l’intero periodo di test.

GoDaddy ne ha avuti circa 20.

Hosting WordPress di GoDaddy

Se pensavi che i frequenti tempi di inattività dell’hosting condiviso standard di GoDaddy fossero gravi, beh, non hai ancora visto niente! Dopo un inizio così promettente in termini di prestazioni, ciò che ho visto quando ho controllato l’uptime del mio sito di test sul piano WordPress con UptimeRobot è stato davvero scioccante. Voglio dire, anche con l’hosting condiviso standard, GoDaddy è arrivato al 99,95%.

Devo ammettere che il periodo di test per il sito WordPress è stato più breve, ma in poco meno di due settimane ci sono stati quaranta periodi di inattività, la maggior parte di 1-2 minuti, ma uno è durato ben 43 minuti. Questo significa che il tuo “bonus” mensile di inattività garantita al 99,9% va in fumo in un solo periodo di downtime!

Esiste una garanzia di uptime del 99,9%, teoricamente, ma non è granché: tutto ciò che ottieni come compensazione è un credito del 5% della tua tariffa mensile, che puoi utilizzare solo per acquistare servizi aggiuntivi da GoDaddy. Inoltre, questa garanzia non si applica a un lungo elenco di circostanze, dalla “manutenzione programmata” a “cause al di fuori del nostro controllo.” In altre parole, non farci affidamento.

Finora andava tutto male, ma il supporto è dove le cose vanno ancora peggio. GoDaddy non è l’unico servizio di hosting a esternalizzare il loro supporto in un luogo diverso (anche le aziende serie di web hosting, come InterSever e A2 Hosting, ne sono colpevoli), ma il supporto di Godaddy è una catastrofe.

Si suppone che sia un servizio di live chat (“gestito da esperti”), disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. In realtà, è raramente disponibile entro un orario ragionevole, e a volte non lo è affatto. Quasi ogni volta che era disponibile per me, l’agente non mi è stato d’aiuto.

C’è anche il supporto telefonico, ma non posso dargli un giudizio più alto.

Vi chiedete cosa c’era di così brutto? Per i principianti, gli agenti conoscono a malapena l’inglese e sembrano non capire come funziona la loro azienda. Non sanno quali sono i servizi disponibili, o quali sono le differenze tra loro. Non capiscono come funziona il web hosting. Non capiscono nemmeno quanto sia ridicolo ammettere che l’orribile prestazione di Godaddy è il meglio che si possa avere.

Gli agenti con cui ho parlato hanno sprecato il mio tempo, e spesso si sono disconnessi o hanno semplicemente smesso di rispondermi. Quando si disconnettono, sei di nuovo in coda, e non si salva nulla dalle tue precedenti interazioni. Devi spiegare tutto di nuovo – di solito, solo per essere disconnesso nuovamente.

Non c’è modo di monitorare i problemi in corso o affrontare problemi importanti: la situazione vede essenzialmente te contro una schermata di caricamento.

La mia interazione in chat prima della vendita ha coinvolto l’agente che mi ha mentito su quanto sia ottimo il servizio, copiando e incollando paragrafo dopo paragrafo dal suo foglio delle risposte preparate in anticipo. Non ha sempre nemmeno copiato e incollato correttamente.

Stavo cercando di capire la differenza tra i piani, ma lei non l’ha saputo. All’inizio ha detto che alcuni piani includono certificati SSL, ma poi ha detto che solo i piani di più alto livello lo fanno. Non sapeva quali piani supportassero WordPress o perché dovessi scegliere un piano piuttosto che un altro. Ho dovuto sprecare quasi un’ora per questa interazione di supporto completamente inutile.

Quando cercavo aiuto per l’installazione di WordPress, ho chiesto al supporto tecnico d di aiutarmi.

L’agente ha risposto: “Come posso aiutarvi?

Mi sono ripetuto. “Puoi aiutarmi a installare WordPress?”

L’agente mi ha chiesto che problema avevo.

Ho detto, ancora una volta, che volevo installare WordPress.

Questo avanti e indietro è continuato per un po’ di tempo, fino a quando mi è stato detto di usare Installatron.

Ho poi chiesto aiuto per collegare il mio dominio e l’agente mi ha assicurato più volte che era già collegato. In realtà non lo era, perché i domini non si connettono magicamente, e il mio non era nemmeno registrato su GoDaddy.

Questo è esattamente il punto in cui un buon agente di supporto esegue un test di propagazione DNS per capire dove il dominio è puntato. L’agente di supporto di GoDaddy, tuttavia, mi ha appena mentito. Durante tutta questa conversazione, ho passato lunghi periodi di tempo a fissare il mio schermo, senza ottenere alcun tipo di risposta.

Se voglio essere gentile, l’operatore probabilmente stava gestendo più di 40 conversazioni. O stava mangiando noccioline. Chi lo sa.

Sono riuscito a farmi dare i dettagli del nameserver in modo da poter collegare il mio dominio e ci siamo salutati. Alla fine si sono rivelati i nameserver sbagliati e non hanno funzionato affatto. Ho dovuto ricorrere a fare le cose da solo.

Quando ho voluto chiedere aiuto per l’installazione del mio tema e la configurazione di WP, la live chat non è stata disponibile per almeno qualche ora, quindi ho rinunciato.

Successivamente ho inviato un messaggio per chiedere aiuto nell’ottimizzazione del mio sito, ed è successa una cosa davvero divertente: ho parlato con più operatori, inviando uno o due messaggi alla volta, prima che tutti si scollegassero misteriosamente. L’operatore con cui sono riuscito a parlare alla fine mi ha consigliato di installare WP Smush. Non è stato un cattivo consiglio, in realtà.

Tuttavia, il mio tempo di caricamento delle pagine è stato di 2,2 secondi.

Ho chiesto sarcasticamente se questo era il meglio che GoDaddy potesse fare, ma l’agente mi ha detto felice: “Sì, è corretto, questa è la velocità che mx che può raggiungere!

Beh, quando un operatore ti dice che velocità terribili sono il meglio che un host possa offrire, chi sei tu per metterlo in discussione?

Quando ho contattato l’assistenza per un problema sul mio sito web con il piano di hosting WordPress, l’operatore non è stato proprio così pessimo. Ma l’esperienza è stata… sconcertante. Perché? Perché ho fatto una domanda semplice e mi è stata data una risposta bizzarramente complicata. Lascia che ti spieghi.

Quando utilizzi l’installazione guidata per configurare WordPress, non imposti tu stesso una password. C’è un pratico link nel tuo pannello di controllo che ti porta direttamente all’area di amministrazione di WordPress. Perfetto. Finché non ho fatto qualcosa (non ricordo cosa) e improvvisamente quel link non funzionava più e non riuscivo ad accedere a WordPress. Sono riuscito a contattare l’assistenza (un miracolo) abbastanza rapidamente, ma poi l’operatore mi ha dato una risposta strana alla domanda “come posso reimpostare la mia password?”

Se hai già usato WordPress, conosci il link “password dimenticata” nella pagina di accesso. Questo link ti consente di reimpostare la password senza problemi. Tuttavia, con GoDaddy, mi è stato richiesto di navigare nel database, un passaggio che sembrava eccessivo solo per eliminare qualche elemento indesiderato, un po’ come dare fuoco alla propria casa per eliminare una formica! Tuttavia, nel bel mezzo di una risata incontrollabile, mentre facevo una pausa, l’operatore del servizio clienti si è gentilmente fatto avanti per affrontare il problema al posto mio, fornendomi una nuova password. Questa esperienza è stato un misto di eccellenza e stranezza, ma ha comunque dimostrato un’assistenza apprezzabile!

Valore accettabile, ma puoi trovare prezzi migliori altrove

GoDaddy offre quattro piani di hosting condiviso e tre piani di hosting WordPress: Basic, Deluxe e Ultimate. Con l’eccezione del piano Economy, i piani di hosting condiviso consentono di avere fino a 50 siti web (a seconda del piano). Invece, nessuno dei piani di hosting WordPress consente di ospitare più di 1 sito.

Il piano Basic include backup settimanali, mentre i due piani di livello superiore offrono backup giornalieri. I due piani più costosi includono anche il CDN Cloudflare gratuito. Tutti i piani offrono larghezza di banda illimitata, SSL gratuito, un dominio gratuito per un anno (che si rinnova a un costo estremamente elevato) e WordPress preinstallato. Solo il piano più alto supporta WooCommerce.

GoDaddy pubblicizza l’hosting WordPress come “gestito”, ma secondo la mia esperienza è più vicino a un “semi-gestito”. Ci sono alcune attività che devi comunque gestire da solo, a differenza di altri provider di hosting gestito.

La garanzia di rimborso di GoDaddy è un po’ complessa: se acquisti un piano annuale, hai 30 giorni per richiedere un rimborso, se scegli un piano mensile, hai solo 48 ore. Devi anche fare attenzione ad alcune funzionalità “gratuite per il primo anno”, come l’email Microsoft 365. Queste si rinnovano automaticamente alla fine di quell’anno, con una sola email come avviso. Se ti sfugge, dovrai pagare l’intero costo del prodotto.

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