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VOXmail ha un prezzo imbattibile se devi inviare semplici newsletter o email promozionali e la piattaforma è di una facilità disarmante. Lo consiglio quindi ai principianti e alle piccole imprese anche per il supporto al cliente di primo livello, che però compensa solo in parte alla mancanza di A/B test, automazioni e l’impossibilità di creare landing page.
Non tutti hanno bisogno di automazioni, A/B test o grafiche da urlo. A tante aziende basterebbe uno strumento che garantisca una buona deliverability, una gestione basilare delle campagne e la garanzia di restare conformi alle regole del GDPR – quanto basta per lanciare delle newsletter efficaci senza spendere una fortuna.
VOXmail è proprio questo: uno strumento volutamente basilare, perfetto per chi è alle prime armi o chi invia newsletter senza esigenze particolari, con un abbonamento trimestrale super conveniente che permette di inviare ben 15.000 email al mese a 2.500 iscritti.
Alla portata di tutti, quindi, ma adatto a tutti?
Ovviamente no! Nessuno è perfetto e abbiamo tutti esigenze diverse. Ecco perché ho deciso di testarlo a fondo prima di stabilire se VOXmail sia davvero una valida alternativa alle migliori piattaforme di email marketing.
Fortunatamente, ho potuto provare tutte le funzionalità di VOXmail già col piano gratuito e questo mi ha permesso di scrivere una recensione davvero completa che ti aiuterà a capire se VOXmail fa per te. Non ti resta che continuare a leggere.
Partiamo?
3.8
Caratteristiche
Il minimo sindacale e va bene così
Realizzare un tool più facile e chiaro di VOXmail non credo fosse umanamente possibile e nel caso ti perdessi c’è sempre a disposizione un servizio di assistenza che da solo vale il prezzo già risicato.
L’idea di fondo è tanto banale quanto ingegnosa, visto che quasi nessuno sembra averci pensato: il mercato è infatti inondato di software di email marketing che puntano a offrire sempre più cose, sempre più quantità spesso a discapito della qualità. VOXmail ha fatto il contrario, togliendo tutto il superfluo, per garantire il prezzo migliore a chi vuole semplicemente scrivere, organizzare ed inviare newsletter in modo sicuro, facile e veloce.
Creare una lista e far partire una campagna senza limiti di velocità è questione di minuti e a prescindere da quanto paghi avrai sempre accesso alle statistiche complete. E parlando proprio di costi, VOXmail è pressoché imbattibile sul prezzo, a patto che non ti servano funzioni di personalizzazione avanzate, A/B test o automazioni di alcun genere: termini che non esistono nel vocabolario di VOXmail.
Creazione Campagne, Template e Personalizzazione Email
Come accennato prima, VOXmail è in tutto e per tutto uno strumento di invio newsletter e basta. Per chi cerca una piattaforma per marketing multicanale (email, social, SMS ecc. ) e/o con funzioni avanzate, magari tutta in italiano, consiglio di dare un’occhiata alla nostra recensione di MailUp. Detto questo, di email marketing stiamo parlando, quindi andiamo subito a vedere quali sono le possibilità di personalizzazione delle nostre newsletter offerte da VOXmail.
La selezione di template è un po’ scarna. In tutto ho contato 18 modelli dal look un po’ datato più l’editor testuale (il cosiddetto WYSIWYG) e un modello vuoto per chi vuole partire da zero usando l’editor a blocchi.
Tuttavia, il fatto che questi template siano oltremodo semplici non è per forza un male. Ricordiamoci che stiamo inviando una mail e, se non vogliamo rischiare che non arrivino a destinazione, meglio mantenerle il più snelle possibile.
Detto questo, grazie allo strumento che mostra un’anteprima del mio template su desktop, tablet e smartphone, ho potuto constatare con facilità che i modelli predefiniti sono di tipo responsive, ovvero si autoadattano allo schermo del tuo computer, tablet o smartphone.
L’editor è un tipico drag & drop anch’esso molto basilare, ma semplice ed intuitivo, dove sono riuscito a modificare e/o aggiungere blocchi in cui inserire immagini, testo e link senza troppe difficoltà. Per quanto riguarda la scelta di font (stili del testo), colori e opzioni di customizzazione in genere, diciamo che le basi ci sono, ma niente più.
Come dicevamo prima, le immagini sono di qualità decente ma un po’ datate e potrebbe andare bene così perlomeno in termini di deliverability, se non fosse che non c’è alcuna galleria da cui prendere foto alternative. Non resta che andarsele a cercare in rete e almeno qui c’è chi fa un piccolo sforzo in più, proponendo una libreria di foto solitamente prese in rete, che non è il massimo della vita (se sono online vuol dire che potrebbero essere già in uso su qualche altro sito) ma è già qualcosa.
Purtroppo, mancano anche degli elementi avanzati, tipo un modo per inserire un timer per delle offerte a tempo limitato (mai sentito parlare di scarcity?), o la possibilità di andare a lavorare direttamente sull’HTML. Niente di tutto ciò. Sono mancanze di importanza secondaria, ma si vanno a sommare a tutte le altre.
Insomma, con VOXmail si possono aggiungere e personalizzare immagini, testi, link di vario genere seppur con qualche limitazione. Un po’ poco per quanto riguarda l’estetica in generale, ma passando alla sostanza, quali informazioni sui miei contatti posso sfruttare per inviare email davvero su misura?
Questa è una delle funzioni più importanti in assoluto per fidelizzare i propri contatti. Pensaci: se fossi tu uno dei miei destinatari, preferiresti ricevere una email del tipo “Regalo di pasqua!”, oppure una così:
Che fai per Pasqua Roberto? Magari non vedi l’ora di spararti un bell’uovo al cioccolato bianco, il tuo preferito… Allora preparati perché te ne abbiamo spedito uno proprio oggi!
È solo un pensierino, visto che fra tre giorni compi gli anni e volevamo farti un regalo per ringraziarti di essere rimasto con noi in questi tre anni 😉
Ancora Auguri!
Meglio, no? E allora vediamo se questo è possibile con VOXmail.
Di base posso usare solo nome, cognome e indirizzo email, ma si possono aggiungere tutti i metadati che vogliamo (giorno di compleanno, data di iscrizione alla newsletter, colore preferito… ) alla sezione Impostazioni. Devi quindi ricordarti di farlo prima di andare a creare il tuo messaggio.
Non male qui, anche se non tutti i campi testuali possono includere i metadati emancano i contenuti dinamici, cioè blocchi di contenuti che verranno mostrati solo se vengono rispettate certe condizioni. Per esempio, se vogliamo aggiungere automaticamente un trafiletto in fondo alla pagina per augurare buon festa della donna solo alle donne senza dover creare un’altra newsletter.
Parlando poi di un altro tassello essenziale per una campagna di successo, mi aspetto di trovare delle opzioni per organizzare degli A/B test.
A cosa servono gli A/B test? A testare cosa funziona e cosa no nelle nostre email, andando a inviare due varianti della stessa email che differiscono per uno o più particolari. Ad esempio, potrei dividere la mia lista in due gruppi e inviare due email identiche a entrambi, cambiando solo l’oggetto al fine di capire quale ottiene un open rate più alto (quanti destinatari aprono la mail). Testando un elemento alla volta potrai pian piano ottimizzare la deliverability e il potenziale di conversione delle tue newsletter.
Niente da fare purtroppo: l’opzione di A/B testing proprio non esiste su VOXmail. Certo, si può risolvere facendo tutto manualmente, ma il tempo che si perde per organizzare campagne separate ed aggregare tutti i dati può essere considerevole.
In definitiva, bisogna armarsi di pazienza oppure, se la grafica e il livello di personalizzazione sono un punto cruciale per te, meglio guardare verso altri servizi. Ad esempio, GetResponse ha molti modelli non male e l’A/B testing già a partire dai piani più economici.
Gestione Liste e Segmentazione
Per aggiungere nuovi contatti manualmente ho due opzioni:
copiare e incollare gli indirizzi email direttamente
Caricare un file in formato CSV, TSV, XLS, XLSX o VCF
Quindi questa fase non dovrebbe essere un problema, anche se farebbe comodo avere supportati anche i formati ODS e TXT.
Il sistema è semplicissimo. Si clicca sul pulsantone, che prende quasi un quarto di pagina (più chiaro di così!), e dopo aver importato la mia lista in formato .csv noto con piacere che VOXmail è in grado di assegnare i campi di personalizzazione autonomamente (ha anche riconosciuto l’anno di nascita quando ho provato ad aggiungerlo da zero). C’è anche una funzione per eliminare automaticamente i contatti già presenti in una delle nostre liste.
Ho anche riprovato a importare la lista manualmente anche qui un gioco da ragazzi. Nella pagina di conferma dell’importazione mi viene chiesto giustamente di confermare che i destinatari abbiano acconsentito al trattamento dei loro dati e attenzione a cosa si indica come “provenienza dei dati”, perché quelli di VOXmail hanno pensato bene di metterci una trappola…
Noterai due opzioni nel menù a tendina: “Elenchi pubblici” e “Database acquistato”. Questi sono due sistemi di acquisizione contatti poco puliti e vietati da VOXmail (come da qualsiasi altro tool di email marketing che si rispetti), poiché liste di questo genere spesso contengono molti indirizzi non funzionanti o – peggio ancora – delle spam trap. Se selezioni una delle due, il sistema ti avvertirà che non puoi usare questi dati se non hai il consenso.
Interessante anche l’integrazione con Facebook, che permette a chi ci segue sul social di iscriversi alla nostra newsletter senza dover nemmeno digitare l’indirizzo email e verificare i dati del nuovo iscritto senza doppio opt-in.
I vantaggi sono molteplici:
L’utente non rischierà di inserire un indirizzo mail errato
Niente attese per la mail di benvenuto
Nessuna pagina di conferma (la tipica “thank you page”)
Unica cosa da tenere a mente, l’utilizzo di questa funzione è consentito da Facebook stesso alle pagine con oltre 2000 follower.
Per chi si iscrive invece da un sito web, VOXmail attua prima un controllo sull’indirizzo inserito e poi invia la tipica mail di conferma che include sia il link che un codice per l’attivazione.
Infine, c’e un utile plugin per WordPress, ma compatibile anche con Woocommerce, Ninja Forms e Contact Form 7.
Insomma, le opzioni per fare lead generation ci sono, tutte molto semplici e il rischio di perdere iscritti a causa di errori banali o di un processo d’iscrizione troppo complesso è minimo.
Segmentare le liste poi è semplicissimo. Basta cliccare su filtri e iniziare ad aggiungere i tuoi criteri. Tuttavia, mancano un po’ di filtri spesso molto importanti legati a dati anagrafici (come il sesso del destnatario) e/o al comportamento del contatto, tipo poter selezionare solo chi ha cliccato su uno specifico link e non solo chi ha cliccato su qualcosa in generale.
E manca pure la possibilità di creare dei filtri speciali secondo i nostri criteri, ma di opzioni ce ne sono comunque tante per la creazione di blacklist, ovvero liste di indirizzi o domini interi a cui non vogliamo più recapitare le prossime newsletter, magari perché non hanno interagito più negli ultimi tempi o perché non li riteniamo utili alla nostra campagna.
Il sistema provvede anche ad eliminare subito i contatti che hanno riportato degli errori tecnici e quelli rilevati dal filtro anti-spam automatico (di quest’ultimo ne parleremo più avanti). In ogni caso, questi indirizzi non andranno persi del tutto: nel caso, li ritrovi nella casella apposita (ma fossi in te, io li lascerei lì).
Altro punto a favore, i contatti che si disiscrivono vengono spostati automaticamente in una lista apposita, che potrai anche scaricare in formato CSV, e trovo scritto nero su bianco che questi hanno espressamente richiesto di non ricevere più le nostre email e di essere cancellati dalle nostre liste, motivo per cui VOXmail non autorizzerà alcun invio verso gli indirizzi disiscritti. Questo è importantissimo infatti se non vogliamo finire per avere problemi anche di tipo legale nel peggiore dei casi.
Landing Page
Le landing page per lead generation vengono dette “squeeze page” e sono da sempre uno degli strumenti migliori per attrarre nuovi iscritti. La presenza di elementi visivi accattivanti aiuta di certo ed è per questo che altre piattaforme di email marketing come GetResponse offrono una miriade di template totalmente personalizzabili.
Un punto debole questo, dato che VOXmailoffre solo la possibilità di implementare dei classici moduli di iscrizione senza grafiche a parte il logo. In altre parole, per gestire le iscrizioni sul tuo sito le opzioni con VOXmail sono le seguenti:
Link da inserire sul tuo sito che rimanda a un modulo d’iscrizione (quello che VOXmail chiama “minisito”)
Modulo da inserire direttamente sul sito tramite HTML
API per integrazione del modulo con WordPress, Woocommerce, Ninja Forms, Contact Form 7, WPforms, Gravity forms, Buddypress, Memberpress ed Easy Digital Download
Modulo per la tua pagina Facebook
Inutile forse dire che creare un banale modulo non prende più di 5-10 minuti, giusto il tempo di impostare una manciata di campi (si possono aggiungere anche dei campi personalizzati), logo e colori. Unica nota stonata, non sono riuscito a cambiare il colore di un font (quello verde nella foto qui sotto) causa malfunzionamento del sistema, che ho prontamente segnalato e mi aspetto che lo sistemino a breve.
Eccolo il minisito:
Automazioni
Le automazioni sono per definizione delle funzioni avanzate ed è forse per questo che VOXmail non la contempla proprio. Infatti, non c’è alcun modo di creare sequenze automatichebasate sul comportamento degli utenti.
Resta la possibilità di decidere in che giorno e ora inviare una newsletter, mentrel’unico autorisponditore a disposizione è la mail di benvenuto ai nuovi iscritti, che può essere riusata facilmente come conferma iscrizione/disiscrizione.
Le opzioni di personalizzazione sono anche qui ridotte all’osso, ovvero puoi inserire il nome del tuo sito, il codice di conferma e il link verso la pagina apposita, nel caso in cui il link di conferma non funzionasse.
Seppur molti considerano queste funzioni oramai fondamentali a prescindere dalla tipologia di business, c’è da dire che l’Italia è ancora costellata di piccole realtà locali che possono tranquillamente fare a meno delle tante automazioni offerte da altri tool più costosi e blasonati, che non offrono sempre una piattaforma in italiano e di certo non sono facilissimi da usare per un principiante del digitale.
Ritengo quindi la scelta di VOXmail azzeccata considerato il mercato di riferimento, anche se alla lunga la situazione potrebbe cambiare: sempre più italiani parleranno inglese e si muoveranno in rete con più disinvoltura. A quel punto un servizio com’è VOXmail potrebbe non valere più la pena a confronto con i mostri del mercato internazionale.
Ottime chance di far arrivare le tue mail al destinatario
La deliverability, ovvero la capacità di far finire le proprie email nella casella di posta elettronica primaria e non nella “posta indesiderata”, è cruciale.
Eh sì, perché gli ESP (Email Service Provider, tipo Gmail, Yahoo, Outlook ecc. ) si sono infurbiti parecchio ela tolleranza per lo spam è praticamente zero. I trucchetti di una volta non funzionano più e le piattaforme di email marketing vogliono giustamente combattere lo spam e mantenere una reputazione ineccepibile per i loro server.
Vediamo se VOXmail è tra queste, premettendo che i nostri test sono un po’ diversi dai soliti che leggi in rete con le loro percentuali mensili e altre metriche che lasciano il tempo che trovano. Noi cerchiamo piuttosto di capire se VOXmail ha davvero tutto quel che serve per garantire una buona deliverability. Il nostro Ben ha spiegato per filo e per segno perché questi test non servono a niente e come ottimizzare la deliverability delle tue newsletter.
Uno, anzi due elementi per una buona deliverability sono l’autenticazione DKIM ed SPF. VOXmail non delude e richiede l’autenticazione dopo aver confermato l’aggiunta del mio indirizzo email da usare come mittente.
Cliccando su “Autentica dominio” si accede a una guida con tutti i dati necessari per verificare il dominio di posta, che non è chiarissima per chi non si intende di queste cose, ma devo dire che grazie all’assistenza tramite chat anche un novizio non avrà troppi problemi. L’addetto si è preso persino la briga di andarsi a cercare le guide sul sito del mio hosting!
Le politiche antispam di VOXmail sono chiare e messe nero su bianco (grigio su beige per essere precisi), il che fa pensare che ce la mettano tutta per tutelare al pulizia dei loro server (fondamentale per non finire tra lo spam).
Per cominciare, le liste comprate o trovate in rete sono tassativamente vietate e non va meglio a chi pensava di fare affiliate marketing con la sua newsletter, perché inviare mail con link affiliati è considerato improprio e di fatto vietato, come riportano i termini e condizioni sul sito di VOXmail.
Si parte bene, quindi, ma ora so che alcuni potrebbero storcere il naso, perché con VOXmail non si possono inviare email dal proprio IP dedicato e in effetti molti servizi offrono questa possibilità a buona ragione.
Dopotutto, se si inviano tante email un calo di reputazione può capitare e chi è il primo imputato? Magari qualcuno sullo stesso server ha fatto spam a più non posso senza essere bloccato e così sei rimasto fregato anche tu.
Anch’io la pensavo così, ma fermiamoci un attimo e facciamoci due domande:
Teniamo in considerazione la mole di lavoro necessaria per mantenere intatta la reputazione di un indirizzo IP: chiavi DKIM, record SPR e DMARC, costante monitoraggio degli utenti e la lista continua. Riesci a fare da tutto per conto tuo? Hai le risorse necessarie? Stiamo parlando di un mestiere vero e proprio
E sei davvero sicuro di non aver fatto niente che possa aver intaccato la tua reputazione con gli ESP? Nel mio lavoro di email anche a freddo ne mando tutti i giorni da anni e devo ammettere che la causa di un calo di reputazione sono stato quasi sempre io senza nemmeno accorgermene
La morale è che avere l’opzione di poter usare un IP dedicato è di sicuro un’arma in più nell’arsenale di un buon servizio di email marketing, ma non è che gli IP condivisi siano per forza un male, anzi possono rivelarsi la scelta più sensata e conveniente se gestiti da chi ha fatto dell’email deliverability il suo lavoro. Se proprio non puoi farne a meno, prova a dare un’occhiata ad altri, tipo ActiveCampaign, ma si tratta comunque di un’opzione che si paga cara e quindi da prendere in considerazione solo per campagne dai grandi numeri.
In ultimo, ho testato la presenza o meno di un algoritmo che mi impedisca di aggiungere contatti spam alle mie liste, che sarebbe un elemento molto utile, in cui pochi si sono distinti – anzi uno solo: GetResponse. In classico stile Website Planet, non ci fidiamo solo delle parole e quindi abbiamo deciso di testare VOXmail coi fatti, caricando una bella listona di contatti che più spam non si può e… dopo diversi giorni sono ancora lì, quindi mi tocca, dare un punto in meno qui.
Merita un accenno anche la funzione di gestione della stanchezza, che vedrai attivata dopo aver inviato le prime dieci newsletter e ti permette di filtrare i tuoi contatti in base all’engagement (se e quanto interagiscono con le tue mail), classificando come “stanchi” quelli che non aprono e non cliccano da un po’. Molto utile per ottimizzare il tasso di recapito e la tua reputazione agli occhi dei provider di posta elettronica.
Ribadiamo anche che nella dashboard non vedrai delle vere e proprie liste di soppressione, tuttavia VOXmail ha implementato dei sistemi per escludere automaticamente tutti i destinatari che hanno dato un qualche tipo di errore o chi si è disiscritto e resta comunque la possibilità di disabilitare manualmente i tuoi destinatari.
4.3
Analitici e rapporti
Molto chiara, ma un po’ scarna
Se vuoi davvero capire se le tue campagne di email marketing stanno funzionando a dovere e come migliorarle, la parola d’ordine è una sola: analizzare i dati. Ecco perché uno strumento di email marketing deve riportare tutte le metriche più importanti e permetterti di segmentare facilmente la tua audience in base a esse.
Ho messo alla prova VOXmail inviando una newsletter alla mia lista. Ho aspettato poi alcune ore e interagito con alcune delle email ricevute. A questo punto mi aspetto che la dashboard di VOXmail mi mostri i risultati ottenuti.
Il primo report mi mostra tutti i dati più basilari e irrinunciabili, tipo, email arrivate a destinazione, quante sono state aperte e su quante ho cliccato. Mi piace anche lo stile grafico minimalista e il fatto che ogni metrica abbia una piccola guida annessa per chi non ne capisce il significato (ti basta cliccare sul punto interrogativo).
Anche gli errori vengono tutti segnalati con precisione e piuttosto rapidamente (la prima disiscrizione è apparsa sul report quasi in tempo reale). Unica eccezione sono i destinatari che ci riportano come spam.
A questo punto un buon tool di email marketing mi permetterà di filtrare i risultati in base a una serie di criteri per capire cosa ha funzionato e cosa no, e di filtri su VOXmail ce ne sono, ma speravo meglio. Non c’è modo di segmentare i destinatari in base al dispositivo, al sistema operativo usato dal destinatario o alla posizione geografica. Se ci fosse un problema con la ricezione delle mie email su tablet Android, come faccio a saperlo? Non che questi dati siano sempre essenziali, ma così le mie campagne non raggiungeranno mai il massimo potenziale.
Detto ciò, la veste grafica rende tutti i dati chiarissimi e immediati, grazie all’uso intelligente dei colori e le varie icone ognuna con finestra pop-up annessa che ne spiega il significato. Ennesima dimostrazione che la funzionalità vince sull’estetica.
4.5
Assistenza
Se la chat fosse 24/7 varrebbe da sola il prezzo
Pur trattandosi di un servizio volutamente terra terra sotto molti punti di vista, VOXmail è davvero il top per attenzione al cliente. Partiamo intanto dicendo che si tratta di un’azienda 100% italiana e quindi verrai sempre assistito da personale madrelingua. Assicurati di quanto questo sia importante per te, perché tra i vari servizi internazionali che tutti ti consigliano pochi hanno addetti che parlano un buon italiano, mentre altri proprio non supportano la nostra lingua.
Il team di supporto è disponibile in orari d’ufficio dal lunedì al venerdì tramite live chat (a volte), email e sulla pagina facebook. C’è anche una sezione sul sito con delle guide ben scritte, ma sono un po’ pochine, compensate però dalle ottime finestre pop-up che trovi cliccando sul punto interrogativo a ridosso di praticamente ogni funzione della piattaforma. Un’altra soluzione ingegnosa per non far aprire altre finestre sul browser e far perdere meno tempo a cercare informazioni.
Se poi non bastasse, la live chat, che è di gran lunga il sistema di assistenza più efficace e più importante, è davvero ottima. Li ho contattati in più casi con domande sia commerciali che più specifiche e il buon Sergio si è sempre adoperato per risolvere subito i miei problemi, riuscendoci sempre al primo colpo e dimostrando anche una conoscenza del settore e professionalità invidiabili.
Unico neo di questa chat altrimenti da paura è che non è costante, nel senso che a volte c’è a volte no. Si tratta di un servizio addizionale che VOXmail mette a disposizione quando gli operatori sono liberi, altrimenti restano i ticket, a cui rispondono via email, e Facebook, che mi hanno fatto quasi pensare a una chat, vista la rapidità a rispondermi!
Infatti, anche quando non sono riuscito a connettermi al sito e di conseguenza alla chat, mi hanno risposto subito dalla pagina Facebook, per spiegarmi cosa stava succedendo. Fortunatamente, un problema passeggero.
Anche ai ticketho sempre ricevuto risposta nel giro di pochi minuti. Niente bot o link a guide senza aver davvero capito il mio problema, cosa che accade anche con servizi molto più blasonati, per non parlare di autoproclamate live chat che ti lasciano in attesa per ore o peggio. Mantengono quindi la promessa di rispondere entro un giorno lavorativo ai ticket, come dichiarato sulla loro pagina dei contatti. Bravi!
Insomma, che dire, se non fosse che non è 24/7, VOXmail meriterebbe un dieci e lode per l’attenzione al cliente. Provare per credere!
4.5
Prezzi
Ok per fare quelle poche cose e farle bene
Molti servizi di email marketing offrono un sistema di pagamento basato sul numero di contatti, oppure sul numero di email che si vogliono inviare o ancora, come nel caso di MailUp, in base alla velocità con cui si vogliono inviare le mail. VOXmail ha invece optato per un sistema misto con due piani molto diversi tra loro più uno gratuito e come idea mi piace, perché si adatta così alle esigenze di quasi tutti.
Partiamo dal piano Free, che come dice il nome (free = gratis) è gratuito per sempre ed è un buon compromesso per chi vuole iniziare una campagna di email marketing senza troppe pretese. Le funzionalità sono pari pari quelle del piano Flat, ma attenti alle limitazioni nel numero di contatti attivi a cui poter inviare una mail (max 50), nelle possibilità di segmentazione e soprattutto al logo VOXmail che viene mostrato nelle mail inviate. In ultimo, manca l’integrazione con Google Analytics.
In altre parole, usa la versione gratuita se vuoi imparare ad usare le piattaforma, ma, se vuoi fare sul serio, passare al piano Flat per avere invii illimitati è d’obbligo e il costo è comunque irrisorio.
Proprio il piano Flat su base trimestrale ha un limite minimo di 2500 iscritti e 15000 email al mese, il che lo renderebbe il più conveniente se confrontato con servizi incentrati sugli invii massivi, tipo ActiveCampaign, che di contro però offrono una serie di automazioni, funzioni di segmentazione e integrazioni che VOXmail non ha a prescindere.
Resta comunque il fatto che un prezzo così è difficile da batterese si vogliono inviare newsletter senza troppi fronzoli e c’è pure uno sconto del 25% se si paga un anno in anticipo. Ottimo quindi anche per chi non ha un piano a lungo termine e non vuole quindi legarsi a servizi come MailUp o 4Dem che obbligano a pagare su base annuale.
Il Premium invece è un piano a consumo paragonabile a quello di 4Dem almeno come concetto di base, poiché pensato per chi invia poche email, ma è vantaggioso solo se di email se ne inviano proprio poche, grazie al sistema crediti (una mail inviata = 1 credito) che scadono solo dopo un anno e non alla fine del mese.
Se così non fosse, allora non regge il confronto con molti altri servizi, tipo Sendinblue, il cui piano Lite costa la metà e permette di inviare fino al doppio delle email in un mese, oltre ad includere già diverse automazioni, SMS e altro.
In quanto a flessibilità, c’è pressoché libertà totale: è possibile passare da un piano di pagamento all’altro, decidere se pagare su base annuale o trimestrale quando ci pare e spostarsi su di una fascia di prezzo più alta o più bassa a piacimento.
Attenzione solo a due cose:
Se decidi di passare dal Premium al Flat perderai i crediti rimanenti. Quindi, cambia solo quando hai finito o quasi i crediti
Si può passare dall’abbonamento annuale a quello trimestrale senza problemi, mentre non si può fare il contrario pagando semplicemente la differenza. Nel caso, chiedi aiuto all’assistenza
I metodi di pagamento accettati sono PayPal, carta di credito o bonifico e, come prevedibile per chi offre già un piano gratuito per sempre, non è previsto alcun rimborso se rinunci al tuo abbonamento.
In ultimo, i metodi di pagamento accettati sono carta di credito, PayPal e bonifico bancario.
Tirando le somme, consiglierei di testare VOXmail partendo subito col piano Flat, che con un costo di $11.67 ogni tre mesi è alla portata di tutte le tasche.
Devo ammettere che ho un debole per i servizi come VOXmail, che si concentrano al 100% nel garantire poche cose, ma fatte bene e impegnandosi sempre per garantire un supporto sempre pronto ed efficiente che da solo vale più del costo del prodotto.
“Poca spesa tanta resa” e in effetti, se non devi far altro che inviare newsletter, alloranon troverai una piattaforma facile come VOXmail a un prezzo migliore. Questo a meno che tu non decida di usare il piano gratuito a vita, che meriterebbe davvero se non fosse per il logo VOXmail messo in bella mostra su ogni email inviata e le altre limitazioni che per creare campagne in maniera professionale non vanno bene.
Tuttavia, anche nel digital marketing spesso vale il detto “chi più spende meno spende” e la differenza di prezzo con alcuni dei migliori servizi di email marketing è talvolta risibile considerate le funzionalità mancanti.
Pertanto, visto il rapporto qualità prezzo, direi che ActiveCampaign resta un’alternativa migliore.
FAQ
VOXMail offre una prova gratuita?
VOXmail mette a disposizione un piano gratuito a vita che ti permette di inviare fino a 15.000 email mensilmente a una lista di 2.500 iscritti. Tuttavia, ci sono altri servizi di email marketing gratuiti più completi.
VOXmail è facile da usare?
VOXmail è uno dei servizi di invio newsletter più facili sul mercato per chi deve fare una cosa sola: inviare newsletter. Si possono importare contatti con pochi click, i report sono chiarissimi e l’editor per le email è intuitivo, seppur limitato, e c’è un manuale online con video e guide molto esauriente.
VOXmail vale il prezzo?
Paragonato agli altri strumenti di email marketing che offrono invii illimitati, VOXmail è di certo economico, ma troppo scarno nelle funzionalità rispetto al altri tool come ActiveCampaign, che offre da subito quasi tutte le funzioni di automazione e segmentazione necessarie per creare campagne di email marketing professionali.
Qual’è il piano migliore offerto da VOXmail?
Il piano mensile VOXmail Flat Edition è decisamente più conveniente rispetto al piano Premium Edition, che col suo sistema a crediti è anche meno pratico, visto che ti obbliga a calcolare quante email dovrai inviare, se non vuoi finire per pagare più del dovuto.
Roberto è uno specialista SEO che dal 2011 aiuta negozi e-commerce e business locali nella promozione del loro brand e ad aumentare il traffico sul web. Quando non sta ottimizzando qualche pagina web o generando backlink per uno dei suoi clienti in giro per il mondo, gli piace perdersi per le strade dell’Asia con la sua moto.
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