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Benchmark Email è davvero un ottimo servizio di email marketing con un buon piano gratuito e ben pochi difetti nelle tante funzionalità offerte. Una piattaforma adatta sia ai novizi che ai marketer più esperti e piuttosto efficace contro lo spam.
Solo il servizio clienti mi ha un po’ deluso, ma potrebbe essere stato solo un caso sfortunato (capita di fare errori), quindi posso dire che Benchmark Email mi piace davvero e lo consiglio vivamente.
Il nostro punteggio
4.5
Classificato al 8 posto su 15 Servizi di e-mail marketing
Benchmark Email promette di farti perdere meno tempo con settaggi e personalizzazioni mentre ti godi la tua lista contatti che cresce.
Noi che siamo malfidati preferiamo, come sempre, dire la nostra… Stanno bluffando oppure questa piattaforma offre davvero tutto quello che serve per scalare una campagna di email marketing? È il servizio giusto per te? Ha davvero le funzioni necessarie per acquisire clienti e fidelizzarli oppure non regge il confronto coi migliori software di email marketing?
In perfetto stile Website Planet, ci siamo mascherati da normali clienti per provare il servizio e rispondere a tutte queste domande, ma giusto per darti un’anteprima ti dico che Benchmark ci è piaciuto quasi sempre e probabilmente piacerà anche a te.
Il perché lo scopriremo solo leggendo.
4.5
Caratteristiche
Benchmark Email Ha Quasi Tutto Quel Che Serve
Credimi se ti dico che Benchmark Email è una delle piattaforme più complete per fare email marketing in circolazione, forse perché a differenza di altri che si concentrano nell’aggiungere sempre più nuove funzioni ( sitebuilder, CRM ecc.), Benchmark Email si impegna a fare una cosa sola e farla bene: inviare email.
Fanno una cosa sola e ammetto che la fanno quasi sempre bene: a parte qualche problema minore quà e là che scoprirai leggendo questa recensione, devo dire che la mia esperienza con questo servizio minimalista (se paragonato agli altri) è stata positiva.
Campagne email, modelli e personalizzazione
Si possono inviare le tue newsletter e campagne promozionali via email (non l’avresti mai detto, eh?), ma potrebbe farti piacere sapere che puoi anche impostare una newsletter automatica basata sugli RSS feed, funzione che a noi è piaciuta molto.
Per chi punta ai social media, interessante la possibilità di inviare un tweet automaticamente insieme a ogni newsletter, mentre per gli altri canali serve usare un qualche tipo di integrazione. Stessa storia per gli SMS.
Per creare le tue email, ci sono tre modalità:
Editor drag and drop in italiano
Editor per creare template custom tramite codice
Editor in formato txt
L’ultima opzione è per coloro che non vogliono perdere tempo sul design e pensare solo a scrivere (tipo me!).
Benchmark Email mette a disposizione circa 50 template, quasi tutti di bell’aspetto e negl stili più disparati: da quelli più stilosi e appariscenti a quelli più semplici e minimalisti. Difficile non trovarne uno adatto alle tue esigenze, ma nel caso puoi sempre partire da un modello vuoto e creare un template come piace a te.
L’editor drag and drop è molto basilare ma efficiente: ci sono dei layout abbastanza flessibili (ma non del tutto) e dei blocchi di contenuto predefiniti che puoi personalizzare a piacimento. Potrai anche visionare l’HTML e cambiare i colori come preferisci, mentre per i font è un po’ limitato, avendo solo quelli base di Windows.
I template sono responsive (si auto adattano allo schermo degli smartphone) e anche le lingue sinistrorse forse sono supportate, vedi arabo ed ebraico.
Non mancano poi le opzioni per personalizzare le email. Personalizzare le email significa inserire dei contenuti diversi per ciascun lettore. Per esempio potresti voler scrivere “Ciao Marco” invece di semplicemente “Salve”, per rendere il messaggio più personale.
Con Benchmark Email puoi inserire il nome del destinatario, l’indirizzo email, il numero di telefono, la mansione lavorativa, la posizione geografica, l’indirizzo dell’azienda e molto altro.
Peccato però che non ci sono i contenuti dinamici, una funzione che ti permette di modificare interi blocchi di testo nelle tue email in base alle informazioni che hai su ciascun contatto. Esempio banale: potresti voler mostrare un blocco di testo con i dati di spedizione in Toscana e uno diverso per le spedizioni in Abruzzo.
Purtroppo non si può.
In ultimo parliamo alla funzione di A/B testing, che serve ad inviare due versioni diverse della stessa email a gruppi diversi di destinatari per poi andare a vedere quale versione ha funzionato meglio. Per esempio, potrebbe aiutarti a capire se la tua audience risponde meglio a una foto con un fiore piuttosto che con un cucciolo.
Con te insomma email puoi fare A/B test sugli elementi di base, come il soggetto o delle variazioni sui testi nel contenuto della mail, Il che è già un passo avanti rispetto ad altre piattaforme di email marketing che ti permettono di testare solo sul soggetto.
Mailing list e segmentazione
Importare i contatti è piuttosto facile: puoi collezionare lead tramite moduli d’iscrizione, sondaggi e quiz, aggiungere ciascun contatto manualmente con tutti i dettagli che ti pare, fare copia-incolla da un foglio Excel e via dicendo.
Altrimenti, ancora più facile, puoi importare un file direttamente e i formati supportati sono XLS (Microsoft Excel), CSV e comma-separated, ma c’è anche l’opzione di sfruttare tool esterni, come Google Contacts, Zoho, Microsoft Dynamics CRM, Slack, Formstack e tanti altri.
Abbiamo provato principalmente l’importazione via file e copia-incolla e tutto è filato via liscio come l’olio.
Anche filtrare i contatti nelle tue liste è facilissimo. Puoi cercare i tuoi destinatari in base al nome, cognome, data di ultima modifica e il punteggio complessivo assegnato, ma la barra di ricerca mette a disposizione anche dei criteri di ricerca più avanzati. Tieni però a mente che questo vale solo per le Liste Regolari (sì, ci sono altri tipi di liste).
Puoi anche sbizzarrirti con le Liste Mirate che Benchmark Email crea automaticamente. In pratica selezioni delle campagne che hai già inviato e il software analizza i dati di queste campagne per creare una lista di persone che ha interagito con le tue email, il che ti permetterà di ottimizzare i tuoi prossimi messaggi solo per quella audience. Come prevedibile, si tratta di una funzione disponibile solo a partire dal piano Pro.
La segmentazione è un’altra funzione molto utile che piace ai fanatici dei dati e che è qui disponibile. Grazie a questa funzionalità puoi creare un filtro per un certo tipo di contatti a prescindere dalla lista in cui si trovano e creare una lista apposita che si auto aggiorna.
Puoi segmentare i contatti in base all’indirizzo email, alla data in cui li hai aggiunti in lista, se hanno aperto una certa email negli ultimi giorni o in base al punteggio. Sei libero di aggiungere quanti criteri vuoi.
Sempre legato alla segmentazione, potresti voler eliminare tutti quei contatti che non hanno ricevuto le tue email a causa di un errore o che non le leggono più da un po’. Fortunatamente Benchmark Email ha uno strumento facile da usare a tal scopo.
Parliamo ora delle liste di soppressione, ovvero le liste di tutte quelle persone a cui non vuoi più inviare email. Di solito si usano per evitare di inviare email a chi si è disiscritto. Dopotutto, venire accusati di fare spam non fa bene al tuo business, no?
Benchmark email permette di creare solo una lista di soppressione, il che non è necessariamente un problema ma potrebbe non farti piacere a quelli a cui piace organizzare le informazioni con cura maniacale.
Altre soluzioni a prima vista non ce ne sono: viene creata una lista di soppressione appena apri l’account, in cui vengono inseriti automaticamente tutti i contatti che si disiscrivono e stop.
Tuttavia puoi sempre creare una lista regolare in cui inserire tutte le persone a cui non vuoi inviare più nessuna email. Poi, ogni volta che prepari un nuovo invio, c’è una sezione che ti permette di selezionare più liste di persone da escludere. Possibile, quindi, tecnicamente, ma ti tocca ripetere la stessa operazione ogni volta che invii una nuova campagna email.
Landing Page
Le landing page sono un’ottima soluzione per promuovere offerte e/o prodotti specifici, specialmente se non vuoi appesantire il tuo sito web con pagine extra a fini di marketing o che avranno vita breve, tipo le classiche pagine con sconti a tempo. Fortunatamente l’editor per landing page di Benchmark Email funziona piuttosto bene.
Sfortunatamente non offre una gran libertà in fatto di design, dato che i template disponibili sono solo 9, di cui 3 sono vuoti.
Di contro, i 6 template già pronti sono niente male e tutti mobile responsive. Li considero più o meno alla pari con i template per le email e la possibilità di creare il tuo modello custom quasi da zero è sempre un’ottima opzione da avere a disposizione.
L’editor delle landing page è un drag and drop che funziona esattamente come quello per le email. Ci sono abbastanza blocchi di contenuto diversi e opzioni per il layout per soddisfare le esigenze di quasi tutti oltre al supporto per le lingue RTL, se mai ti dovesse servire.
Altro punto a favore, puoi collegare l’editor per a un dominio personale, così da far apparire le tue landing page come parte integrante del tuo sito, il che è utile a fini di branding e per assicurare ai tuoi visitatori che stanno avendo a che fare solo con te.
Automazioni
Le automazioni sono forse l’innovazione più affascinante degli ultimi anni per chi fa email marketing o perlomeno per i nerd come me. In breve, si tratta di una funzione che ti permette di impostare degli interi processi che si attivano da soli senza metterci mai più mano.
Tali processi possono essere dei più basilari, tipo inviare una email di benvenuto automatica a chi si iscrive alla tua newsletter, oppure qualcosa di più complesso, come organizzare automaticamente i contatti in liste diverse in base ai link su cui hanno cliccato nella tua ultima email promozionale al fine di inviargli degli delle offerte su misura il prossimo mese.
Con Benchmark Email puoi fare tutto ciò più o meno liberamente a seconda di quanto paghi.
L’opzione Automation Lite è disponibile già col piano gratuito e ti permette di implementare dei flussi automatizzati di base, nello specifico email di benvenuto, email per il compleanno o per l’anniversario e dei promemoria per ogni contatto.
Non molto flessibile, quindi, ma va già bene per chi è agli inizi e per chi non vuole pagare, ovviamente.
Per le automazioni avanzate bisogna passare ai piani Pro o superiori. La funzione si chiama Automation Pro e permette, ad esempio, di aggiungere un contatto a un’altra lista automaticamente, se clicca su di un link. Potrai quindi impostare dei flussi ben più complessi, motivo per cui consiglio il piano Pro solo a chi deve gestire delle grosse liste di contatti.
Funzioni Aggiuntive
Vediamo ora qualche extra nell’arsenale di Benchmark Email:
Ci sono oltre 1500 fra integrazioni e add-on, tra cui trovi tutti i tool più popolari, come Google Analytics, eBay, Shopify, Flickr (per i nostalgici), PayPal, and Zapier.
Insomma, se devi usare Benchmark Email insieme a un altro servizio, c’è una buona probabilità che sia possibile e senza doversi scervellare.
C’è pure una app per Shopify, che, come avrai capito, ti aiuta a collegare i tuoi account con Shopify e Benchmark Email più facilmente.
E per non farsi mancare niente, c’è anche un plugin per WordPress, che ti permette di generare le tue liste direttamente sul tuo sito web e inviare i tuoi articoli sul blog preformattati in versione email.
4.5
Consegnabilità
Benchmark Email Ha Degli Ottimi Strumenti Per La Deliverability
Sai già che non tutti i tuoi contatti leggeranno ogni tua email, ma se le email non gli arrivano proprio allora sei spacciato. Andiamo a vedere se Benchmark Email è davvero in grado di far arrivare le tue campagne a destinazione.
Regola numero uno: non dar retta a (quasi) tutti i test sulla deliverability, perché fanno quasi tutti un errore grossolano: cercare di quantificare con un numero le probabilità che le tue email arrivino alla casella di posta dei tuoi destinatari. Tutte queste percentuali sul tasso di consegnabilità (deliverability rate = tasso di consegnabilità) significano poco o nulla a meno che tu uno non sia in grado di testare manualmente ogni singolo server di posta elettronica e connessione fra il computer di che invia e quello di chi legge. La nostra guida all’ottimizzazione della deliverability ti spiega cosa ti serve davvero.
Il massimo che uno può fare è mettere alla prova le funzionalità utili a migliorare la deliverability, che è esattamente quel che abbiamo fatto noi. Ricorda, quindi, che il punteggio che vedi in questa recensione si riferisce alle opzioni offerte dalla piattaforma e non a dei numeri campati in aria.
Chiarito questo punto cruciale, proseguiamo…
La prima cosa da verificare è che il tuo software di email marketing abbia l’autenticazione DKIM. Per i nostri lettori meno avvezzi alla tecnologia, trattasi di un sistema usato per confermare che un’email sia stata effettivamente inviata da te e non da qualche malintenzionato, perché una mail di provenienza non chiara verrà subito bloccata.
Benchmark Email ha l’autenticazione DKIM e implementarla è facile se si segue la guida apposita. Nient’altro da aggiungere.
Come secondo controllo da fare, dobbiamo assicurarci che il tuo servizio di email marketing non lasci spazio allo spam. Il motivo è che ESP come Gmail bloccano lo spam sul nascere, il che significa che se la tua piattaforma permette di inviare spam, potrebbe venire bloccata per intero, il che è un bene per te.
Benchmark Email ci va giù pesante con lo spam e ha un programma davvero eccellente per minimizzarlo, che funziona così: prima di importare i tuoi contatti, devi confermare che tutti hanno dato l’ok a ricevere email da te, perché le liste non possono essere di quelle acquistate in rete e di certo non puoi nemmeno estrapolare gli indirizzi email dal web.
Le liste potrebbero poi venire verificate tramite un controllo incrociato con tutti gli indirizzi spammosi elencati in un database (una cosiddetta blacklist). Per questo passaggio Benchmark email si appoggia a due servizi esterni: BriteVerify e Kickbox.
Noi ci abbiamo provato lo stesso, importando una lista di indirizzi notoriamente spammosi, per vedere se vengono riconosciuti. La lista è stata sottoposta immediatamente a una verifica e nessuno dei contatti è stato approvato. Test passato col massimo dei voti|
E per chi vuole fare affiliate marketing? Si può fare, perlomeno in teoria, previo controllo preliminare. In altre parole, se vuoi inserire dei link affiliati nelle tue email, devi prima far controllare il tuo programma di affiliazione al team di Benchmark Email, il che mi fa piacere, dato che moltissimi di questi programmi affiliate sono spam allo stato puro. Un pizzico di sicurezza in più che può far solo bene.
Infatti, avere degli affiliate marketer che giocano sporco sul tuo stesso server di posta è tale e quale ad avere degli spammmer e questo incide negativamente sulla tua deliverability.
In ultimo, vediamo se si può usare un IP dedicato. Averne uno solo per le tue email evita che, se un utente di Benchmark Email si mette a inviare spam, la tua reputazione venga intaccata di conseguenza. Se hai un IP diverso, sarà solo il loro a venire bloccato.
L’opzione c’è, ma solo sul piano Enterprise e non è che sia la fine del mondo, visto che una funzione del genere serve solo a chi invia email su larga scala. Meglio averla che no, ma non influisce più di tanto sulla nostra valutazione.
5.0
Analitici e rapporti
Ottima Reportistica Anche Sul Piano Gratuito
Non c’è modo migliore di analizzare le statistiche per vedere se Benchmark Email sta davvero funzionando per te. Certo, l’intuizione ha ancora un ruolo importante nel mondo del marketing (mica puoi lasciare far tutto alle macchine!), ma prima o poi devi capire numeri alla mano se le tue strategie stanno sortendo l’effetto desiderato.
Sentiti pure libero di controllare semplicemente il conto in banca e sperare che tutto vada bene, altrimenti datti da fare e raccogli tutti i dati su chi sta aprendo le tue email e come interagisce con esse per poter così ottimizzare le tue strategie sulla base di dati reali.
La reportistica di Benchmark Email anche nel piano gratuito offre un sacco di statistiche molto utili per estrapolare le informazioni di cui hai bisogno. Non sto parlando delle solite statistiche che trovi sulla maggior parte dei tool email marketing, come il numero di email aperte, dei click e dei bounce, ma anche di dati precisi su chi ha aperto le tue email, chi ha cliccato e su quale link.
Troverai anche delle statistiche sulle performance di ciascun link e – una delle mie fissazioni– le statistiche sulla posizione geografica dei contatti tramite una mappa che ti mostra dove si trovano i contatti che stanno aprendo le tue email. Già un bel po’ di informazioni che molte altre piattaforme di email marketing non offrono.
C’è anche un grafico che ti mostra a quali ore del giorno vengono aperte le tue email. In definitiva, sono molto soddisfatto della reportistica base di Benchmark Email, per non parlare del fatto che che avrai ancora più dati alla mano se paghi per il piano Pro. Ottimo!
4.2
Assistenza
La Live Chat Di Benchmark Email È La Soluzione Migliore
Puoi contattare il supporto clienti di Benchmark Email via email, telefono e live chat. Sia live chat che email sono operative 24/7 e tieni a mente che ti risponderanno in italiano solo via email o al telefono.
Sul sito web troverai anche una sezione di assistenza e un sacco di guide di base, video, webinar e risorse scaricabili. Molti di questi contenuti sono in italiano.
Ai principianti consiglio di dare un’occhiata ai tutorial sulle integrazioni e, anzi, inviterei anche gli sviluppatori di queste piattaforme a prendere esempio e fare uno sforzo in più per aiutare davvero i propri clienti ad usare queste integrazioni con maggiore facilità.
Insomma, tutto bene finché non ho provato ad interagire col team di supporto al cliente…
Email
Gli ho scritto chiedendo se ci fosse un modo per creare una lista di soppressione personalizzata, Ddato che, come ha scritto prima, ne avrai una automaticamente all’apertura dell’account ma poi non non ne puoi creare altre manualmente.
Si è creata già della confusione sul perché gli stessi scrivendo: prima ho ricevuto una risposta in cui si scusavano per i problemi che ho avuto col login Con la promessa che la mia richiesta sarebbe stata trasferita al Team appropriato… ho dovuto riscrivere gli spiegando che non ho avuto nessun problema nel loggarmi.
Dopodiché immagino che qualcuno abbia realmente letto la mia email, perché ho ricevuto la risposta che cercavo.
Telefono
Se invece ti piace parlare alle persone in maniera più diretta, puoi sempre telefonare, ma solo dal lunedì al venerdì se vuoi parlare in italiano.
Noi abbiamo provato a contattare gli addetti del supporto negli Stati Uniti chiedendo come creare una sequenza automatica per i carrelli abbandonati.
La prima volta ci hanno fatto aspettare un po’ e poi abbiamo ricevuto un messaggio di segreteria telefonica che invitava a lasciare un messaggio. Così abbiamo fatto e in teoria qualcuno ci avrebbe dovuto richiamare, ma non possiamo saperlo perché abbiamo provato subito a richiamare via Skype.
Abbiamo chiamato una seconda volta dopo qualche ora e qualcuno è effettivamente ha risposto ma per qualche motivo non riusciva a sentirmi e ha buttato giù. Problemi di connessione che possono capitare.
Ci abbiamo riprovato e finalmente abbiamo potuto perlomeno fare le nostre domande, a cui l’addetto ha risposto invitandoci a inviare una email. Poteva andare molto meglio, quindi il mio consiglio è di contattarli solo via chat o email.
Chat
Per testare la live chat abbiamo chiesto se l’editor drag-and-drop supportasse le lingue RTL come arabo ed ebraico. Ci hanno risposto nel giro di un minuto dicendo che, sì, sono supportate.
Non c’è niente di meglio di una conversazione a tu per tu quando si tratta di supporto al cliente ed è bastata questa breve ma positiva interazione con un membero del team per cambiare in meglio il mio giudizio sul servizio di assistenza di Benchmark Email.
4.2
Prezzi
Rapporto Qualità Prezzo Decisamente Onesto
I prezzi di Benchmark Email sono strutturati in maniera molto semplice. C’è un ottimo piano gratuito, con cui puoi inviare fino a 250 email al mese e quanti contatti vuoi finché non superi il limite di invii.
Sul sito vedrai pubblicati solo i prezzi del piano Pro, che dipendono dal limite al numero di contatti che vuoi avere. Gli invii sono sempre illimitati e il piano più economico parte da 500 contatti al costo di $8.00 al mese, con incluse le statistiche avanzate e le automazioni.
Poi c’è il piano Enterprise in modalità whitelabel (non apparirà il nome Benchmark Email in fondo) con IP dedicato e supporto prioritario. Per avere una stima dei costi devi parlare col team delle vendite o iscriverti e alla pagina dei pagamenti. Per quel che abbiamo potuto constatare noi, i prezzi sono anche qui piuttosto onesti.
Se decidi di fare questo investimento, puoi pagare con tutte le carte di credito più note, tramite bonifico bancario, assegno o PayPal. Bene anche qui,
Ma un difetto c’è: niente rimborsi e per questo motivo ti consiglio vivamente di partire con un piano mensile per testare tutte le funzionalità degli account a pagamento, mentre se paghi su base annuale riceverai uno sconto.
In generale, direi che Benchmark Email è uno dei servizi di email marketing sul mercato più convenienti viste le funzioni offerte, ma se vuoi andare davvero a fondo (e non ti biasimo perché pure io sono pignolo quando si tratta di aprire il portafogli), abbiamo analizzato i prezzi di Benchmark Email nel dettaglio e se poi vuoi risparmiare, dai un’occhiata ai nostri coupon sconto per Benchmark Email.
Benchmark Email è davvero un ottimo servizio di email marketing con ben pochi difetti. Grazie al suo piano di prova gratuito, un principiante può subito iniziare a inviare delle semplici newsletter e far crescere la sua audience senza spendere un euro, mentre i marketer più scafati resteranno piacevolmente colpiti dalle tante funzionalità offerte nei piani Pro ed Enterprise.
Se proprio devo andare a cercare il pelo nell’uovo, mi sarebbe piaciuto avere più template per le landing page, ma finisce lì, mentre l’unica cosa che non ci è piaciuta è il supporto al cliente, ma quel che è successo a noi potrebbe essere solo un caso sfortunato.
Insomma, Benchmark Email ci è piaciuto un bel po’ e lo consigliamo a tutti.
A chi ha bisogno di un’assistenza clienti di primo livello, consiglio di provare GetResponse o Sendinblue (anche questo con un ottimo piano gratis).
Se invece ti servono degli strumenti aggiuntivi, quali sitebuilder ecc., Constant Contact potrebbe fare al caso tuo.
Per scoprire tutte le migliori (o peggiori!) alternative a Benchmark Email, leggi la nostra classifica delle migliori piattaforme di email marketing.
FAQ
Cos’è Benchmark Email?
Benchmark Email, come si evince dal nome, è una app per inviare email in gran quantità, ma soprattutto utile a tracciare chi mostra interesse per i tuoi prodotti, come la gente interagisce con le tue mail, chi le legge e molto altro.
Ti permette anche di automatizzare alcuni processi, come le sequenze di benvenuto ai nuovi iscritti, l’aggiunta o rimozione di contatti dalle liste, l’invio di promemoria, saluti o auguri per il compleanno. Dispone anche di un tool per creare landing page e aiutarti così a vendere i tuoi servizi o aumentare le iscrizioni alle tue newsletter.
Si tratta di un servizio completo per l’email marketing, che puoi provare senza pagare un centesimo grazie al piano di prova gratis.
Se non sei sicuro che Benchmark Email faccia al caso tuo, leggi la nostra guida ai migliori software di email marketing.
Vai a Impostazioni Account e poi clicca su Informazioni Piano. Scorri in fondo alla pagina e troverai un link che ti disiscriverà dal servizio e cancellerà del tutto il tuo account.
Per completare la cancellazione dovrai anche parlare con un rappresentante del servizio clienti, ma se non trovi nessuno invia un messaggio e prima o poi provvederanno ad eliminare il tuo account.
Benchmark Email ha un piano gratuito?
Sì, ce l’ha ed è pure ottimo. Il piano gratis di Benchmark Email ti permette di inviare sino a 250 email al mese e provare una versione semplificata delle sue funzioni, incluse le automazioni e i report.
Questo è un ottimo modo per valutare il servizio o dare vita alla tua prima newsletter. Non è il piano gratis più generoso in assoluto (dai un’occhiata a Sendinblue), ma già meglio di molte altre piattaforme di email marketing.
Ezequiel Bruni è biologicamente Canadese, legalmente Messicano, e si identifica come un assoluto nerd. Sin dall’adolescenza, ha rivestito a più riprese il ruolo di web ed experience designer, e adora condividere con i principianti i consigli che avrebbe desiderato ricevere quando lui stesso era ancora agli inizi. Adora anche i videogiochi, i tacos, i software open source ed i generi fantasy e fantascienza in qualsiasi forma si presentino. Abbiamo già menzionato il suo amore per i videogiochi? Non ama invece scrivere in terza persona.
5.0
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