A oggi, è impensabile ottenere risultati con il proprio business online, usando un sito web gratis. Facile anche pensare che basti usare WordPress e il gioco è fatto, ma la realtà è che se non si investono dei soldi e tempo, non avremo mai un sito web
veloce, sicuro e scalabile.
Chiarito, quindi, che un sito a pagamento è ahimè necessario, la domanda sorge spontanea:
Quanto costa creare o farsi creare un sito web professionale?
Lo abbiamo chiesto a Lorenz Crood, consulente SEO dal 2011, creatore di
lorenzcrood.com , SEO blog di gran successo, ed esperto nel campo delle affiliazioni.
Ansa.it lo indica come
uno dei SEO più influenti in Italia.
In questa intervista vedremo insieme a Lorenz cosa serve
per aprire un sito aziendale da zero:
- Acquistare dominio e hosting
- Scegliere il tema giusto per WordPress
- Quanti e quali plugin installare
- Bonus: L’arma segreta di Lorenz per la SEO
Molti esperti sconsigliano di acquistare il dominio dallo stesso provider dello spazio web. Tu che ne pensi?
Be’, iniziamo subito addentrandoci nella foresta della blogosfera!
Capisco che alcuni consiglino di tenere hosting e dominio separati, per poter magari cambiare hosting più facilmente in caso di migrazioni, ma tali precauzioni non sono necessarie per la maggioranza delle casistiche e dei siti web.
Nel 95% dei casi si può creare un sito web con dominio proprio, acquistando hosting e dominio dallo stesso provider.
Abbiamo in questo modo più vantaggi:
- Una indiscussa semplicità di configurazione adatta anche ai neofiti;
- La creazione del sito sarà più rapida (dato che non dobbiamo aspettare la propagazione dei DNS);
- Un risparmio che può essere più o meno grande a seconda del dominio che scegliamo. Tale risparmio è tra l’altro annuale, perché alcuni hosting non solo regalano il dominio con un qualsiasi piano per il primo anno, ma lo continuano a regalare anche per gli anni successivi. Quindi in base alla durata con cui teniamo il nostro sito online, avremo un notevole risparmio.
Per approfondire la diatriba sulla scelta del nome perfetto per il dominio, Lorenz ha anche scritto un ebook,
Initrock, che raccoglie oltre 100 nicchie e spiega come trovare quella giusta per il proprio business.
Dopo il dominio, serve acquistare un web hosting. Quali sono le caratteristiche che deve avere l’hosting ideale?
Le caratteristiche principali che l’hosting per il nostro sito deve avere sono performance elevate, tecnologia all’avanguardia, sicurezza e un buon supporto clienti al miglior rapporto qualità/prezzo.
Le prestazioni dei server sono fondamentali per rendere un sito veloce, il che aiuta a
ridurre il tasso di abbandono (bounce rate), dato che la maggior parte degli utenti non resta su una pagina che impiega più di 3 secondi per caricare, e avvantaggia molto il sito quando si parla di
ottimizzazione SEO, cioè il posizionamento del sito sui motori di ricerca (principalmente Google).
Si capisce, quindi, che la velocità dei server che ospitano il nostro sito è
un fattore chiave per ricevere traffico e mantenere i potenziali clienti acquisiti sul sito.
Al contrario, un sito lento offrirà al visitatore un’esperienza di navigazione peggiore, riceverà meno visite e otterrà meno conversioni. In altre parole,
meno clienti e meno vendite.
Una tecnologia all’avanguardia (e un costante aggiornamento della stessa) consente al proprietario del sito internet di non doversi preoccupare della manutenzione tecnica del sito più del dovuto, con la certezza di avere sempre i migliori standard di sicurezza e performance. La tecnologia, infatti, va a braccetto proprio con sicurezza e velocità.
Di sicurezza non credo ci sia bisogno di parlare. Non credo che a nessuno faccia piacere
vedere il proprio sito offline o addirittura irrecuperabile. Sembra impensabile, ma se il sito diventa conosciuto non è così difficile attirare malintenzionati e ricevere attacchi. Perdere il lavoro di anni per una semplice falla di sicurezza non credo sia bello, dato che si tratta quasi sempre di
perdite pesanti di tempo e investimenti in produzione di contenuti e promozione online (specialmente SEO).
Il supporto clienti, poi, viene ancora sottovalutato da molti. Lo so per esperienza, dato che quando non avevo ancora esperienza nel mondo digital, lo sottovalutavo anch’io. Anzi, lo escludevo proprio dalle mie valutazioni. Vorrei chiarire che è assolutamente comprensibile, ma il punto è che poi quando accadono fatti spiacevoli (e accadono SEMPRE, a chi più a chi meno) si capisce davvero la differenza.
A che fatti mi riferisco?
Può essere un attacco, un malware, una configurazione sbagliata, una modifica sul server di file importanti, un aggiornamento andato male, un’incompatibilità tra plugin.
Un malware è abbastanza facile da contrarre, se si usano plugin e temi non acquistati dal venditore ufficiale, o si usano dei plugin e dei temi vecchi. Ho avuto a che fare con più casi del genere.
Anche i più esperti se mettono mano al codice PHP, HTML o se fanno altri tipi di modifiche avanzate, incorrono spesso e volentieri in crash del proprio sito. A me capitava molto spesso.
Ci vuole, ovviamente, anche una valutazione accurata delle caratteristiche tecniche fornite dall’hosting, al fine di soppesare al meglio il rapporto qualità/prezzo, basandosi sulle necessità del proprio sito web.
So che può sembrare maniacale, ma io compro relativamente poco e prendo decisioni d’acquisto solo dopo aver valutato tutte le possibilità di cui dispongo, e questa abitudine mi ha aiutato molto anche quando devo scegliere lo spazio per un sito, perché trovare l’hosting giusto non è solo un acquisto,
ma un investimento a lungo termine per chi crea un sito web per guadagnare.
Per approfondire il tema della scelta dell’hosting, ti consigliamo la
nostra guida alla scelta del miglior hosting per siti italiano. Troverai anche una classifica dei 12 migliori per l’Italia, selezionati tra gli oltre 120 che abbiamo recensito sinora.
Ora potrei chiederti quale hosting consigli per WordPress, ma lo so già: SiteGround. Hai notato dei miglioramenti nelle performance dei siti che segui e che lo usano?
Esatto, mi conosci bene allora!
Sì, uso da diversi anni Siteground, ma prima di sceglierlo definitivamente ho provato diversi hosting e solo alla fine ho deciso di affidarmi a loro. Mi sono basato su tutti i punti principali che prendo in considerazione, che ti ho elencato prima.
E sì, ho visto
un buon miglioramento di velocità e posizionamento SEO passando a Siteground, ma soprattutto mantenendo nel tempo la loro infrastruttura.
Passare a Siteground successivamente, rispetto a quanto ho fatto, avrebbe sicuramente significato per me e i miei clienti una perdita.
I prezzi di SiteGround partono da $11.95 al mese per gli hosting condivisi, ma con ottimi sconti offerti al primo acquisto. Per farti un’idea,
leggi la nostra recensione con i risultati dei nostri test.
Inutile chiedere quale software usare. Siamo tutti d’accordo che per creare un blog personale o aziendale, WordPress è di gran lunga il CMS migliore, soprattutto per chi non sa programmare. Andiamo a vedere cosa implementare per renderlo ancora più efficiente.
Parliamo di temi per WordPress. Tu quali hai usato principalmente e che risultati hai ottenuto?
Con
Growtheme ho ottenuto un
aumento sostanziale delle conversioni.
Prima usavo un tema di
Studiopress, che fornisce ottimi, anzi eccellenti temi per l’ottimizzazione SEO, con continui aggiornamenti e nuovi design. Si chiama
Authority Pro, per chi fosse interessato.
In generale, tutti i temi di Studiopress sono basati su Genesis, un framework eccellente su cui basare i temi, perché costituito da un codice pulito, con nessuna ridondanza e creato con un focus su SEO e velocità.
Ma sono in pochi a sapere che prima ancora usavo un altro tema, sempre di Studiopress,
Metro Pro.
Ad ogni modo, nonostante andassi molto bene con il traffico organico e il sito crescesse bene, decisi due anni fa di cambiare tema e passare a Growtheme.
Ho conosciuto
Jascha, il creatore di Growtheme, perché aveva lavorato per diversi blog molto conosciuti online, come I Will Teach You To Be Rich, tanto per fare un esempio. Mi sono subito innamorato del suo design e decisi istantamentamente di acquistare il suo tema dopo aver visto il focus del tema.
Infatti, Growtheme è un
tema ottimizzato per l’acquisizione di lead, oltre a essere ottimo per la SEO e performante.
Ottenere iscritti è fondamentale per i siti web, se si vuole costruire una community. Ma non solo: “money is in the list” è un detto che gira nel settore del web marketing ed è vero.
Costruire una mail list è ancora oggi il metodo migliore per restare in contatto con la propria fan base, il che lo rende
lo strumento migliore per educare i potenziali clienti e portarli a comprare.
Sempre su quest’onda, di recente sono passato a ConvertKit, un tool fenomenale per creare una community fedele e raggiungere il maggior numero di persone con le mail (aumentando l’open rate).
Growtheme non è proprio alla portata di tutti ($197!). Hai delle alternative più economiche da consigliare?
Certamente, solitamente consiglio questi:
- Focus, un buon framework al pari di Genesis (a partire da $87 per un sito)
- Schema, un tema SEO-focused di MyThemeShop, un e-commerce specializzato nel realizzare temi e plugin avanzati. Consiglio di dare un’occhiata anche agli altri temi di cui dispongono (a partire da $59 per tre siti)
- I temi basati su Genesis Framework, specialmente quelli di Studiopress
Sono tutti temi che ho testato e ritestato e che userei io stesso sui miei siti senza pensarci due volte.
Plugin
I plugin sono spesso fra le cause di un sito lento e poco sicuro. Quanti conviene usarne per l’ottimizzazione di un sito WordPress?
Consiglio di non usarne più di 30, indicativamente. Comunque, meglio disattivare e cancellare tutti quelli che non sono davvero utili.
- Tra i tanti ce ne sono diversi che possono aiutare a migliorare prestazioni e la SEO di un sito senza mettere mano al codice, come il noto Yoast SEO.
- Uso poi WP Rocket per la cache, il miglior plugin a pagamento per velocizzare un sito WordPress. Chi non l’ha provato non potrà mai capire. Costa $49 se lo usi con un sito solo e offre una garanzia di 14 giorni.
- Autoptimize invece è un plugin gratuito che uso per la compressione dei file HTML, CSS e javascript e fa molto bene il suo lavoro.
- Uso EWWW Image Optimizer per comprimere le immagini, senza comprometterne la qualità. Anche questo plugin è gratis.
- Social Warfare Pro lo preferisco a tutti gli altri plugin social gratuiti principalmente per la sua velocità e il design.
- Come CDN attualmente uso KeyCDN, ma anche il gratuito CloudFlare sa fare bene il suo lavoro.
E ora passiamo al SEO tool segreto di Lorenz Crood…
Tutti i migliori SEO hanno uno o più assi nella manica e se ne guardano bene dal farlo sapere in giro. Spesso si tratta di tecniche frutto di anni di lavoro e test, ma Lorenz si è spinto oltre, creando il suo strumento personale per
automatizzare l’ottimizzazione SEO di siti WordPress.
Ci racconti come nasce l’idea di Boost SEO?
Boost SEO, al contrario di quanto si potrebbe pensare, è un plugin che usavo da un po’ sui siti dei miei clienti e sui miei. Nasce dalla volontà di automatizzare tutte quelle modifiche che ogni volta ero costretto ad apportare ai siti, quando dovevo ottimizzarli o configurarli per la prima volta.
Sviluppando un tool come Boost SEO ho potuto evitare di dover accedere ogni volta al codice PHP per modificare manualmente quanto andava sistemato.
Inoltre ho ottenuto un vantaggio pazzesco:
posso integrare ogni nuova funzione senza dover tornare su ogni sito. Mi basta aggiungere la funzionalità al mio plugin e rilasciare l’aggiornamento. I proprietari dei siti (incluso me), aggiornando il plugin, avranno a disposizione le nuove funzionalità senza fare altro.
Ho deciso poi di rilasciare Boost SEO per permettere anche ai miei iscritti di ottenere le funzionalità che configuro sui siti dei miei clienti.
Ci mostri qualche risultato che hai ottenuto con questo tool?
Ecco uno dei primi feedback:
Qui sotto puoi vedere invece il miglioramento che ha apportato a channelhealing.it.
Ho deciso comunque di offrire un
rimborso del 110% a chiunque non ottenesse risultati dall’installazione del mio plugin, per dimostrare che non voglio i soldi dei miei iscritti, se non riesco ad aiutarli con la SEO dei loro siti.
Decisamente interessante. Vale la pena provare Boost SEO. Lo trovi
qui.
Noi per ora ci asteniamo dai commenti, non avendolo provato noi stessi, ma ci piace ricordare che Boost SEO aderisce all’iniziativa
#teamtrees, che ha permesso di piantare oltre 20 milioni di alberi. Se vi interessa approfondire
potete farlo qui.
In definitiva, quanto bisogna spendere in tempo e soldi per creare un blog WordPress e iniziare a monetizzarlo?
Ci sono principalmente
2 strade:
- Affidarsi ad un professionista per la creazione e ottimizzazione SEO del sito
- Imparare e fare tutto da sé
Nel secondo caso, ci possono volere mesi, se non più di un anno (non è un’esagerazione) a imparare e mettere in pratica tutte quelle cose che permetteranno al proprio sito di crescere.
Questo perché dedicare tempo alla propria formazione e a testare ci permette di evitare un sacco di errori spesso costosi.
Quindi senza nessun plugin, tema o tool a pagamento
si può senza problemi creare un sito con €60/€80: il prezzo di un buon hosting, l’unico investimento (non spesa!) necessario all’inizio.
Ovviamente, farlo crescere non sarà semplice, essendo inesperti, quindi
l’unico costo aggiuntivo, seppur consistente, sarà il tempo.
STOP!
Nel primo caso ci vorrà un
budget che solitamente va da €2000/5000, ma il tempo per ottenere risultati concreti sarà molto minore. Ma qui si parla in realtà di un doppio risparmio: primo, perché non si dovrà perdere tempo a imparare da zero tutte quelle cose che un professionista sa già e, secondo, perché si otterranno risultati concreti molto più velocemente.
Sono due approcci completamente diversi: l’autodidatta contro l’azienda o professionista. Come in ogni cosa, con i soldi puoi comprarti il tempo.
Solitamente gli imprenditori decidono senza problemi di comprarselo, perché sanno che si tratta di un buon investimento sul futuro.
Inoltre, chi è più smaliziato nel mondo del digital sa bene che creare anche un semplice sito vetrina e ottimizzarlo per ottenere visibilità online sono due vere e proprie professioni, che richiedono anni di esperienza. Ecco, quindi, come
fare da soli gli fa perdere soldi, perché potrebbero dedicare il loro tempo a quello in cui sono davvero bravi a fare e che genera, dunque, un miglior guadagno.
Due strade completamente diverse, che dividono amanti del fai da te, studenti e amatori da professionisti e aziende, che cercano (giustamente) una possibilità di monetizzazione concreta su internet, che oggigiorno risulta spesso maggiore di quella offerta dal mondo offline.
E a proposito di fai da te, Lorenz sta lavorando anche a un corso su uno dei suoi punti di forza, le affiliazioni. Non sappiamo quando uscirà, ma sappiamo già che sarà qualcosa di totalmente diverso dal solito. Per non perderlo, basta
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